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Resoconto del convegno al “G. Bosco Lucarelli” su filiera formativa tecnologico-professionale del 24/03/2025

Istituto Tecnico Industriale "Bosco Lucarelli", Benevento

COMUNICATO STAMPA

ITI Lucarelli, il direttore generale Maurizio Adamo Chiappa illustra le opportunità della filiera tecnologico-professionale 4+2

(resoconto del convegno del 24/03/2025 dal titolo La filiera formativa tecnologico professionale 4+2, I nuovi percorsi che guardano al futuro)

“Siamo a buon punto, stiamo mettendo a sistema la filiera tecnologica professionale 4+ 2,
che propone una riorganizzazione dell’istruzione tecnica e professionale in Italia. L’obiettivo
principale è quello di formare figure professionali più specializzate che siano in grado di
rispondere alle esigenze del mercato del lavoro”.
Maurizio Adamo Chiappa, direttore della
direzione per l’istruzione tecnico-professionale del MIM, in apertura del suo intervento
all’incontro organizzato dall’Iti Lucarelli, chiarisce subito le finalità di questo nuovo percorso
di studi che inserisce “l’acceleratore per immissione dei giovani nel mondo del lavoro”.

“La filiera tecnologico-professionale 4+ 2. Nuovi percorsi che guardano al futuro”, è il tema
della convention che vede riuniti intorno allo stesso tavolo, oltre al dirigente Chiappa, Ettore
Acerra
, direttore Ufficio scolastico regionale per la Campania, Anna de Paola, referente
regionale per la sperimentazione della filiera 4+2 e Sebastiano Pesce dirigente ufficio VIII
ambito territoriale per la provincia di Benevento. La filiera 4+2, ovvero corsi di studio
secondari quadriennali dell’istruzione tecnica e professionale, assicurano agli studenti il
raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti dai
corsi quinquennali degli attuali ordinamenti, con il conseguimento in anticipo di un anno del
diploma di istruzione secondaria di secondo grado in esito al superamento dell’Esame di
Stato.
A fare gli onori di casa, Giovanni Marro, dirigente dell’Iti Lucarelli che introduce i lavori,
“Mai come oggi – rimarca – la formazione tecnico professionale è chiamata a svolgere un
ruolo strategico. Le rapide trasformazioni del mercato del lavoro, l’evoluzione tecnologica,
la transizione digitale ed ecologica, stanno modificando profondamente le competenze
richieste dalle imprese”
. Secondo il numero uno dell’istituto di viale San Lorenzo, c’è la
necessità “di costruire un sistema educativo che non sia solo formazione teorica, ma che
sia un ponte concreto tra la scuola e il lavoro, capace di garantire opportunità reali di
inserimento professionale e di crescita”
. Marro ringrazia per “la preziosa collaborazione
l’ispettrice Domenica Di Sorbo, punto di riferimento sul territorio, nonché il corpo docenti che
ha creduto in questa sperimentazione, la DSGA, braccio finanziario e amministrativo di
sicura esperienza dell’istituto. Ringrazio, infine
– conclude – le scuole presenti, molte in
diretta streeming, le istituzioni locali, l’università del Sannio e l’Università Giustino Fortunato
e gli ITS
”. Ettore Acerra parla della necessità “di creare le condizioni per determinare un
patto solido tra scuole, imprese e territorio”
. A rappresentare la provincia sannita, il
presidente Nino Lombardi. Acerra mettere in rilievo l’importanza di affiancare la teoria e la
pratica, favorendo la nascita di laboratori ed esperienze nelle aziende “che – sottolinea –
contribuiranno a evitare la fuga di cervelli, prima dai banchi di scuola, e poi dal territorio”. Il
direttore dell’USR Campania precisa che, per adesso, si tratta di una sperimentazione che
tuttavia “deve rappresentare una opportunità da cogliere o, per lo meno, da tenere in
considerazione. Il nostro compito
– gli fa eco Anna De Paola – è predisporre le condizioni e
la preparazione per un futuro in cui istruzione e lavoro viaggiano di pari passo per rispondere
alle richieste del mercato del lavoro, offrendo ai giovani strumenti concreti per affrontare le
sfide professionali di domani”
. Un ruolo importante, infine, giocano anche gli ITS, ovvero le
scuole di eccellenza a alta specializzazione tecnologica post diploma, espressione di una
strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le
politiche industriali.